Palazzini (FdI): “Referendum - La sinistra aretina ancora più debole e divisa di 5 anni fa, con il proprio elettorato in cortocircuito sulla cittadinanza”

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Palazzini (FdI): “Referendum - La sinistra aretina ancora più debole e divisa di 5 anni fa, con il proprio elettorato in cortocircuito sulla cittadinanza”

Palazzini (FdI): “Referendum - La sinistra aretina ancora più debole e divisa di 5 anni fa, con il proprio elettorato in cortocircuito sulla cittadinanza”

10 giu 2025

Arezzo, 10 giugno 2025 – Palazzini (FdI): “Referendum - La sinistra aretina ancora più debole e divisa di 5 anni fa, con il proprio elettorato in cortocircuito sulla cittadinanza”

“I referendum promossi dalla sinistra e dalla CGIL non sono consultazioni direttamente paragonabili a un'elezione comunale ma il loro esito, specie ad Arezzo, rappresenta un indicatore politico rilevante e fornisce alcuni dati significativi sullo stato di salute della sinistra cittadina”. Così interviene Francesco Palazzini, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, commentando il voto referendario di domenica scorsa. "In primo luogo - sottolinea Palazzini - ad Arezzo la sinistra non cresce, né in termini di numeri assoluti né di capacità di mobilitazione reale. Nonostante il grande apparato partitico-sindacale e mediatico messo in campo, non si registra alcun salto di qualità nella partecipazione o nel consenso". Ma l'elemento più eclatante, secondo Palazzini, riguarda il clamoroso cortocircuito interno all'elettorato progressista, che si è evidenziato sul quesito relativo alla cittadinanza. "Proprio su uno dei temi ideologicamente più identificativi della sinistra, quello del tentativo di abbassare da 10 a 5 anni il requisito per richiedere la cittadinanza italiana, il fronte progressista si è letteralmente spaccato. Il dato è chiaro: chi ha votato ha detto "sì" a tutti i quesiti tranne che sulla cittadinanza. Questo significa solo una cosa: la sinistra è distante dagli italiani e persino dal suo stesso elettorato". "Ad Arezzo - prosegue Palazzini - si conferma dunque una sinistra ancora più debole e divisa rispetto a cinque anni fa, quando si presenta già frammentata alle elezioni amministrative. I dati referendari dimostrano che la distanza tra i cittadini e la sinistra è aumentata, nonostante i toni da campagna elettorale permanente e le crociate ideologiche". “Per Fratelli d'Italia – conclude Palazzini – questo è un ulteriore segnale che il nostro radicamento nel territorio e la coerenza delle nostre battaglie trovano riscontro tra i cittadini, mentre la sinistra si ritrova a fare i conti con le sue contraddizioni e l'irrilevanza politica crescente, anche nella nostra città”.

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